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“Snowden non verrà condannato a morte”

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snowden_27_07Eric Holder, Procuratore Generale degli Stati Uniti, ha scritto una lettere al Ministro della Giustizia russo, Alexander Konovalov, in cui assicura che Edward Snowden, nel caso dovesse essere rimpatriato negli USA, non verrà condannato a morte, né torturato, ma avrà diritto a un processo come qualunque altro civile e potrà essere accompagnato da un avvocato durante ogni interrogatorio. 

Holder ha voluto chiarire alcuni aspetti poco chiari dell’eventuale rimpatrio dell’ex collaboratore della CIA che ha divulgato parte dei segreti governativi sui programmi di sorveglianza.
Reuters riporta parte della lettera di Holder, spiegando che alcuni passaggi sono implicite risposte alla possibilità di vedere Snowden trattato come Bradley Manning, il militare USA accusato di avere spifferato parte del materiale di Wikileaks: dopo il suo arresto, è stato messo in isolamento per oltre 23 ore al giorno e vive sorvegliato a vista. Holder scrive che “la tortura è illegale negli Stati Uniti” e fa presente che “Snowden verrebbe velocemente portato davanti a un tribunale civile”, sottolineando alcuni diritti elementari dei cittadini e dei detenuti di cui Snowden potrebbe usufruire. 

Edward Snowden è bloccato nell’aeroporto internazionale Sheremetyevo di Mosca da oltre un mese. La Russia sta valutando la possibilità di offrirgli asilo temporaneo, mentre i legali dell’ex agente stanno cercando di trovare un Paese con la volontà di concedere asilo permanente.
Dmitry Peskov, portavoce di Putin, ha spiegato che la Russia non intende utilizzare il caso Snowden per migliorare o peggiorare i propri rapporti con gli Stati Uniti. Tuttavia, la posizione del Cremlino su Snowden rimarrà la stessa: “Non è stato consegnato, non consegna e non verrà consegnato nessuno”.

La lettera è stata presentata da alcuni media europei come una mera formalità.
Ricordando, però, oltre al “caso Manning”, anche le consuete pratiche di “extraordinary rendition” o di “interrogatori potenziati” della CIA, le parole di Holder acquisiscono un certo peso, in quanto assicurano un trattamento civile a un ricercato. Tutto, però, con un tornaconto, secondo la logica del Capo del Dipartimento di Giustizia USA: “Crediamo che queste assicurazioni eliminino le condizioni rivendicate da Mr. Snowden per richiedere asilo temporaneo o meno, come rifugiato”.


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