Anche il Vietnam verrà colonizzato dalla celebre catena di fast food degli Stati Uniti.
Lo ha annunciato il portavoce dell’azienda martedì scorso dopo aver concluso gli accordi con Henry Nguyen, un investitore americo – vietnamita nonché marito della figlia del primo ministro del Paese.
Nguyen ha accettato la proposta di entrare come investitore principale nel progetto di franchising perché, come ha raccontato, in passato ha lavorato come cameriere in uno dei ristoranti McDonald’s: “Ho sognato un giorno di aprire un ristorante McDonald’s nel mio paese quando sono rientrato più di dieci anni fa - ha detto Nguyen alla stampa – Sono stato in contatto con McDonald’s nel corso degli anni ed eccoci qui.”
McDonald’s è presente in oltre 100 paesi in tutto il mondo, di cui 38 solo in Asia. L’azienda ha detto che aprirà il suo primo franchise all’inizio del prossimo anno nella città di Ho Chi Minh, dove il governo fu sostenuto dagli U.S.A. fino a quando non cedette alle forze comuniste 38 anni fa.
Va detto che il fast-food è in estremo ritardo rispetto ai suoi “connazionali” Starbucks, Subway e Pizza Hut che hanno aperto invece già da tempo i propri punti vendita. La popolazione giovanile del Vietnam è infatti una fetta di mercato molto ambita dalle aziende straniere.
La prossima apertura rappresenta non solo un passo importante nell’ascesa di McDonald’s in tutto il mondo ma anche l’idealizzazione di un “riavvicinamento” degli Stati Uniti con le nazioni con cui hanno condiviso una storia sanguinosa.
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