E’ stato dato il via libera al fondo europeo contro la disoccupazione giovanile.
L’Europa ha intatti, sbloccato il vertice, arenato sul bilancio 2014-2020. Decisiva Londra, che con David Cameron difendeva il suo ‘sconto’ messo in discussione da Parigi per una diversa interpretazione della nuova Politica agricola comune che ha rivisto i fondi dello sviluppo agricolo.
Cameron ha così, una volta accontentato, ritirato la minaccia di veto ed è stato possibile approvare il piano per l’occupazione giovanile. Sono sei i miliardi già stanziati, che potranno salire almeno a otto dal 2015, grazie alla flessibilità prevista dall’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio.
Sono stati, dunque, raggiunti i risultati previsti: l’anticipo al 2014-2015 dei sei miliardi destinati alla ‘garanzia dei giovani’; il piano di sostegno alle imprese.
“La Bei giocherà un ruolo fondamentale nel finanziamento di progetti che altrimenti resterebbero senza credito” ha dichiarato José Barroso, presidente della Commissione Ue. Il premier Enrico Letta si è detto soddisfatto “sia per la parte sulla lotta alla disoccupazione giovanile che quella sul bilancio”. Ha espresso soddisfazione anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, per la possibilità di “pianificare” gli interventi per la crescita.
Letta, lasciando il vertice, ha spiegato che si è decisa la “riapplicazione delle decisioni di febbraio sul bilancio”, ossia ciò che chiedeva Cameron. “A febbraio”, ha aggiunto la Merkel, “avevamo raggiunto l’accordo che non sarebbero state cambiate le basi di calcolo”. Per Barroso è stato “un buon giorno di lavoro per l’Europa. Le ultime 48 ore sono state un grande successo, perché abbiamo ottenuto, dal Consiglio, l’approvazione della direttiva sulla risoluzione bancaria, abbiamo un accordo fra Parlamento e Consiglio sulla riforma della Pac, abbiamo anche trovato un accordo sul prossimo bilancio multiennale e abbiamo preso decisioni molto importanti sulla disoccupazione giovanile e il sostegno alle piccole società”.
Per Letta si potrebbe riuscire a recuperare un ulteriore miliardo in più, arrivando, dunque, complessivamente, a nove dal 2015. “Siamo riusciti a ottenere di più di quanto si pensasse. C’è un’aggiunta, probabilmente, di 3 miliardi in più rispetto a quanto previsto”.
Si sta lavorando, ha comunicato, affinché l’Iniziativa per l’occupazione dei giovani (Yei) “sia pienamente operativa entro gennaio 2014, consentendo di fare il primo versamento ai beneficiari nelle regioni Ue il cui tasso di disoccupazione giovanile è superiore al 25%”. Tra questi, l’Italia.