“Tricastin: incidente nucleare” e “François Hollande: presidente della catastrofe?”. Recitavano così gli striscioni attaccati questa mattina dagli attivisti di Greenpeace sui reattori 1 e 3 della centrale nucleare Edf di Tricastin, nel sud della Francia, dove hanno fatto irruzione.
Entrati nella centrale di Tricastin intorno alle 5:00 gli attivisti, spiega Isabelle Philippe, portavoce di Greenpeace, hanno chiesto al governo di intervenire per chiuderla. “Con questa azione, Greenpeace chiede a François Hollande di chiudere Tricastin, una delle cinque centrali più pericolose di Francia”, si legge nel comunicato stampa.
Informati dell’irruzione una cinquantina di agenti sono stati dispiegati sul posto, tra cui 22 gendarmi esperti nella protezione delle installazioni nucleari, e hanno fermato ventuno persone prima che queste accedessero alle zone sensibili della centrale, ed in particolare alla sala comandi. Tra loro, ha reso noto il ministero francese dell’Interno Manuel Valls, ci sono francesi ma anche italiani, romeni e spagnoli. Valls ha chiesto che gli venga fornito un rapporto completo sui motivi e le condizioni dell’irruzione.
Anche l’Autorità di sicurezza nucleare (ASN) ha confermato che ”Non c’è sono stato alcun impatto sulla sicurezza” precisando che gli attivisti “non hanno potuto accedere alle zone sensibili della centrale e in particolare alla sala comandi”.